mercoledì 14 gennaio 2009

La Regione ha deciso: chiudono tre medie e sette istituti comprensivi di Salvo Intravaia


Pochi iscritti, addio a dieci scuole
La Regione ha deciso: chiudono tre medie e sette istituti comprensivi
di Salvo Intravaia
La revisione della rete scolastica regionale farà scomparire a Palermo dieci istituti. Dal prossimo anno la geografia delle medie della città verrà ridisegnata, e venti tra presidi e direttori dei servizi amministrativi (gli ex segretari) dovranno cercarsi una nuova sistemazione. E non è tutto. Undici mega-scuole superiori verranno smembrate, alcune sin dal prossimo anno scolastico. Il tavolo sul "dimensionamento della rete scolastica regionale" avviato lunedì mattina si concluderà stasera con l´esame della situazione nelle province di Catania, Messina e Caltanissetta.

Per tre giorni il direttore del dipartimento regionale Pubblica istruzione, Patrizia Monterosso, il numero uno dell´Ufficio scolastico regionale, Guido Di Stefano, i dirigenti degli Uffici scolastici provinciali (gli ex provveditorati), i rappresentanti degli enti locali e quelli dei lavoratori sono rimasti riuniti "in conclave" per decidere le sorti di 255 scuole sottodimensionate (con meno di 500 alunni) e di quelle sovradimensionate (con oltre 900 iscritti). Il tutto nel più assoluto riserbo. Dopo due giorni di discussioni e confronti trapelano le prime notizie. Dal prossimo mese di settembre sette scuole medie e quattro istituti comprensivi della città non esisteranno più: saranno accorpati ad altre scuole vicine con un numero di alunni maggiore della soglia minima di vivibilità. E due di questi saranno accorpati tra loro formando un unico istituto. La proposta, avallata dai partecipanti al tavolo, è stata avanzata dai tecnici del dipartimento regionale. Le scuole medie che verranno soppresse sono Cocchiara-Vittorio Veneto, D´Acquisto, Roncalli, Dante, Scinà e Mazzini.

Verga, Braille e Bonfiglio sono le tre scuole nate nel 2000 che non ce l´hanno fatta a mantenere un congruo numero di alunni e spariranno dall´elenco degli istituti comprensivi. Mentre la media Pirandello e il "comprensivo" di Borgo Ulivia daranno vita a un nuovo istituto comprensivo. La mezza rivoluzione, che ha risparmiato altri sette istituti palermitani con meno di 500 alunni, coinvolgerà oltre tremila alunni (di scuola materna, elementare e media), centinaia di insegnanti, decine di bidelli e applicati di segreteria e non mancherà di suscitare polemiche. «Perché la mia scuola sì e quell´altra no?», si chiederanno i capi d´istituto incappati nella scure del ministro dell´Istruzione, Mariastella Gelmini. Anche perché il criterio che stabilirà quale dirigente scolastico rimarrà in sella e chi dovrà fare i bagagli non è stato ancora concordato.


Per questa ragione i nomi degli istituti coinvolti sono rimasti top secret fino all´ultimo. Palazzo d´Orleans, secondo quanto si apprende da fonti dell´assessorato, avrebbe deciso di attuare un dimensionamento graduale, rinviando al prossimo anno ulteriori decisioni. Mentre Di Stefano aveva avanzato una proposta più radicale che avrebbe fatto saltare più istituti. Ma c´è dell´altro: l´attenzione si è anche concentrata su undici istituti superiori della città (il tecnico per il turismo Marco Polo, gli industriali Volta e Vittorio Emanuele III, gli alberghieri Borsellino e Piazza, i licei classici Umberto I, Vittorio Emanuele II e Meli, gli scientifici Galilei e Croce e l´ex magistrale Regina Margherita) cresciuti a dismisura e che perciò dovranno essere smembrati. Alcuni già da settembre, anche se l´ordine delle priorità è ancora da definire.
(14 gennaio 2009)

http://palermo.repubblica.it/dettaglio/Scuola-pochi-iscritti:-addio-a-dieci-istituti/1574703?

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